mercoledì 9 novembre 2011

Un enorme botto per un Buon 2011

Grazie a www.tzetze.it riporto un post che si potrebbe definire, eufemisticamente, "profetico"...
Beh, la realtà spesso supera la fantasia.

28 dicembre 2010
Non ho idea di quante saranno le bottiglie di spumante che salteranno allo scoccare della mezzanotte, e con tutta sincerità spero che vi siano tantissime persone che abbiano ancora voglia di brindare, a cosa e con quali speranze per il futuro non lo so, ma come si dice, la speranza è l’ultima a morire.
Davanti all’anno nuovo che si affaccia, provo anche quest’anno ad abbozzare una previsione del tutto personale, visto che nel dicembre 2009 ho pronosticato una serie di fatti che stranamente nel 2010 si sono concretizzati, e non certo perché io sia un veggente, anzi, direi che visto l’andamento delle cose in questo paese è un po’ come dovere dare un pronostico su una partita di calcio tra il Milan e l’Albinoleffe, è vero che ci può stare anche che succeda l’incredibile, ma solo ed eventualmente si trattasse di un amichevole, e qui di amichevole non c’è rimasto niente, si fa di tutto per perdere e lasciare giocare solo i più forti.
Quindi, vedremo a breve un fuggi fuggi generale di questi topi di fogna che abbandoneranno una nave ormai con tutta la poppa sott’acqua, cominciare da dai primi dell’anno fino a primavera saranno molti i parolai del PDL a lasciare per così dire il convento per buttarsi sopra chissà quale altra cappella‚ probabilmente nel FLI oppure rimarranno in attesa che si capisca da quale altare apparirà il nuovo che ovviamente non sarà nuovo, ma solo un vecchio prete bavoso e pederasta vestito da chirichetto iscritto nelle liste dell’UDC e ancor prima in quella di chissà quale loggia. Scoppieranno tanti tafferugli in giro per altrettante piazze d’Italia, sperando sempre che non ci scappi il morto. In questo paese si scoprirà finalmente che la sinistra non esiste più da tanti anni, e che il nugolo di manigoldi farabutti che ne ha preso l’emblema, non sono niente altro che l’altra faccia della stessa medaglia che governa il paese, poiché sono stati assenti o si sono astenuti sia alla camera che al senato ogni volta che questo governo si poteva fermare, e finalmente qualcuno, colpito da improvviso rinsavimento, comprenderà che essi non sono null’altro che gli amici del giaguaro travestiti da vacche magre, che magre non sono ma vacche si e soprattutto “travestiti”. Prima di fine anno cadrà il governo Berlusconie al suo posto ci verrà propinato probabilmente il Letta o l’Alfano di turno che non potrà fare altro che dichiarare la bancarotta del paese, ma poi proverà a raccontarci che ne potremo uscire, ma sarà il come che ci spaventerà assai di più del perché. Vedremo le folle di fronte a Montecitorio e a Palazzo Grazioli. Il debito pubblico supererà i 1900 miliardi di Euro e l’Unione Europea chiederà all’Italia un ulteriore sacrificio alla manovra aggiuntiva rispetto alla Finanziaria di 30 miliardi che non basteranno neanche a soffiarci il naso perché di soli interessi occorreranno oltre 90 miliardi di Euro annui. Saranno cazzi amarissimi.
Nei primi 6 mesi la disoccupazione aumenterà enormemente, ma il peggio sarà nel semestre successivo, si chiuderà il 2011 con circa 8-12 milioni di persone che lavoreranno in nero e per un pezzo di pane, (attualmente sono già circa 5 milioni ma nessuno ve lo dice) questo a causa del fatto che lo Stato non sarà più in grado di sostenere la cassa integrazione e in ogni caso centinaia di migliaia di persone non ne avranno più diritto. Non esisteranno più i fondi per gli ammortizzatori sociali (che non sono mai esistiti di fatto se non per le banche). Inoltre decine di aziende importanti delocalizzeranno la produzione all’estero e altre chiuderanno con maggiore frequenza e preoccupazione generale di come successo nel 2010, si arriverà a sfiorare le 10.000 aziende fallite poiché chiuderanno anche tantissime attività della piccola e media impresa, che sono il motore concreto e reale di questo paese ma in cui nessun politicante ha mai creduto se non per riempirsi la bocca durante i propri comizi menzogneri.
L’Italia supplicherà un prestito all’Unione Europea la quale dapprima tentennerà ma poi porrà delle condizioni capestro per ridurre il debito pubblico, ovvero tagli alle pensioni, scuola, sanità e riduzione fino al 30-40% del personale nel pubblico impiego, le uniche persone che non verranno toccate saranno gli insegnanti di religione che anzi aumenteranno di un 10% secondo accordi privati con il va-tic-ano.
La crescita del PIL sarà pari a ZERO, il governo transitorio dichiarerà il congelamento dei titoli di Stato rassicurando i proprietari dicendo loro che gli verranno corrisposti gli interessi ma sappiamo che sarà una delle ultime ennesime menzogne di questa classe dirigente, mentre lo spread schizzerà ben oltre la soglia di allarme internazionale.
Gli stessi titoli rimarranno invenduti e Draghi o chi prenderà il suo posto si farà vedere in TV sempre meno. Nel frattempo verranno reintrodotte vecchie tasse quale l’ICI per esempio e ne conieranno nel silenzio delle nuove, mentre i parlamentari si concederanno l’ulteriore aumento di stipendio con un + 3,5% sempre nel silenzio. Intanto nelle piazze continueranno le proteste e il popolo di incazzati sarà sempre più numeroso e teso. Il carburante costerà prezzi proibitivi senza che ve ne sia apparente motivo, infatti mentre il prezzo del greggio calerà paurosamente, alle pompe 1 litro di carburante costerà come un etto di prosciutto crudo, quello migliore.
Si comincerà a fare viva l’ipotesi del prelievo del 10 per mille dai conti correnti privati, si comincerà a pensare di eliminare le pensioni d’oro e portarle ad un tetto massimo che sarà dai 2.000 ai 2.600 euro.
Poco prima dell’estate, le banche subiranno una prepotente legnata, dovuta in parte dal fatto che molte aziende chiuderanno lasciando immense voragini che non ripianeranno mai, e in parte dal crollo dei titoli delle società immobiliari (molte di queste falliranno) quotate in borsa, e questo per via del crollo a sua volta del settore immobiliare in senso lato, come già accaduto in America e come sta accadendo in tutti i paesi Europei. L’arrivo dell’estate ci porterà anche la notizia che il debito pubblico sarà oltre i 1900 miliardi di Euro. Si ipotizzerà la possibilità che l’Italia possa uscire dall’Euro, cosa che a mio avviso prima accade e meglio è, perché poi li voglio vedere i commercianti (tornando alle meravigliose lire) se riescono a venderci un chilo di pane a 10.000 Lire o a farci un pieno dell’auto a 200.000 Lire senza essere presi a pugni in faccia direttamente sul posto.
Con l’arrivo dell’autunno il paese avrà superato la soglia dell’incazzatura generale, piccoli gruppi composti da facinorosi uniti disperati si coalizzeranno e daranno vita a scorribande di varia natura, a volte colpendo purtroppo alla cieca persone innocenti come spesso è accaduto in passato. Nel frattempo alcuni politici continueranno a saltare da una poltrona all’altra e da un partito all’altro, qualcuno di loro partirà per località ignote e non faranno ritorno, chi per motivi di sicurezza personale chi per evitare processi scomodi. Anche molti sedicenti giornalisti appariranno sempre meno in tv e altri ancora (anch’essi a causa di sicurezza personale) seguiranno i loro amici in vacanza presso le solite località ignote.
I pochi ma tenaci politicanti rimasti prometteranno elezioni subito, ma a quel punto, visto e considerato che le campagne elettorali hanno dei costi illeciti spropositati, e siccome questi soldi vengono incassati e divisi tra i partiti sotto forma ignobile di rimborsi elettorali, la stragrande maggioranza dei cittadini non ci starà all’ennesima presa per il culo e deciderà di riprendersi il paese cacciando gli usurpatori delinquenti dai palazzi di potere senza che questi si possano difendere. In primis perché sono talmente pieni di sé e sicuri di sedere su un piedistallo inamovibile che continueranno a ridere tra loro fino all’ultimo minuto, e in conclusione, perché le forze dell’ordine saranno ridotte ad un 50% in meno di quelle che attualmente vediamo e che sono già poche e sottopagate, e quelle poche che saranno presenti, alcuni andranno al bar ed altri (alla fame) si toglieranno la divisa per unirsi al popolo.
Purtroppo, non avendo più la memoria di un tempo, non ricordo se la parte sottolineata è quella che potrebbe concretamente accadere oppure è l’altra. Non importa, prima o poi sono destinate a collegarsi, perché la storia ci insegna che è sempre e solo questione di tempo.



Fonte: http://www.reset-italia.net/2010/12/28/un-enorme-%e2%80%9cbotto%e2%80%9d-per-un-buon-2011/