lunedì 23 marzo 2009

Che fine ha fatto...

Il 1500 è un anno importante per la musica: a Firenze nasce la Camerata dei Bardi.

Grazie alla spinta culturale del Rinascimento, alcuni dotti nobili presero a riunirsi (a Firenze. appunto) e a discutere di musica, letteratura scienza ed arti.
Bardi è il nome del Conte che ospitava questi appassionati d'arte e nome non sarebbe stato meglio azzeccato, dato che il "Bardo" era il componente di una delle tre caste sacerdotali dei celti, ovvero colui che poetava e musicava.
Uno degli scopi delle riunioni della Camerata era il tentativo di ricreare i fasti del teatro greco drammatico.
Il risultato fu che si tracciarono le linee di quello che poi gli stessi "Bardi" chiamarono "Recitar cantando": uno stile che cadenzava con la musica il parlato.
Era nato il teatro musicale da cui poi sarebbe discesa l'opera lirica.
E l'opera poggia le sue fondamenta sull'italia: da Monteverdi a Metastasio, da Piccini a Cherubini, a Bellini, Donizzetti, Rossini, Verdi e Puccini, solo per citare i principali.

La scuola musicale italiana rimarrà nei secoli una tappa fondamentale per qualsiasi musicista intraprendesse lo studio dell'arte della composizione.

Fa un po' effetto constatare che in Italia come in nessun'altra nazione al mondo (escludendo il "terzo" mondo), i teatri stabili siano pochi, la maggior parte dei quali indebitati o commissariati e quindi a rischio di chiusura.
E' triste vedere che la musica viene insegnata in modo purtroppo carente ad ogni livello scolastico.
Proprio qui dove tutto è nato.
Beh, dopotutto nemo propheta in patria...

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