domenica 22 marzo 2009

Strano paese l'Italia...

Da sempre la Destra (politica, s'intende) è sempre stata associata a termini come "conservatrice", "reazionaria" cioè indicata come quella parte del Paese che era ostile ai cambiamenti, e, se vogliamo, rigida nei suoi propositi di gestione della res publica.
Ricordo scontri epocali fra giovani cosiddetti "rivoluzionari" o gruppi di anarchici e polizia o, più semplicemente, gruppi di persone facenti parte di fazioni avverse al concetto di "rivoluzione" nel suo senso lettera e cioè "cambiamento" (cito da www.sapere.it rivoluzione = fig. tutto ciò che provoca rinnovamenti, mutamenti radicali).
Quindi, se tanto mi dà tanto, il concetto di libertà è molto distante dal concetto di conservazione. Faccio un esempio: per esprimere la mia libertà di espressione, devo percorrere le strade che desidero percorrere per esprimermi e queste strade possono essere uguali o diverse da quelle tradizionalmente percorse.
Questo in un ambito "conservatore" è praticamente impossibile.
Infatti per anni nei Conservatori, ovvero nei luoghi ove ufficialmente si studia la musica, per anni osare percorre strade diverse dal repertorio "classica" (esempio il Jazz o la musica cosiddetta "leggera") è stato osteggiato, deriso e, a volte, impedito drasticamente mediante sospensioni ed espulsioni. Cioè era impossibile esprimere la propria libertà artistica se questa cozzava contro le idee conservatrici di chi comandava: gli insegnanti.
Qui in Italia, però, la destra si chiama Popolo delle Libertà... ed è proprio qui che l'Italia diventa quello che io chiamo "uno strano paese".
E' un paese infatti dove le parole vengono usate come più fa comodo, senza che nessuno si prenda la briga di analizzarle per capire qual'è il loro vero significato...

Siamo insomma un paese che non verifica mai se nella bottiglia c'è quello che dice l'etichetta ;-)

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